Progettare per Moduli
Significa ripensare l'insegnamento.
Il modello di riferimento è di una didattica flessibile che, per sua definizione, si pone agli antipodi rispetto a quella tradizionale.
Se quest'ultima si caratterizza per la sostanziale rigidità dell'iter formativo, fissato a priori rispetto alle reali esigenze degli allievi; la didattica modulare si distingue per la sua capacità d'adeguamento alle reali situazioni soggettive e per la continua modificabilità delle strategie sulla base dei risultati conseguiti nel corso del processo formativo.
Lo schema di riferimento della didattica flessibile è la progettazione che accerta le condizioni di partenza degli allievi, definisce gli obiettivi, individua le tecniche di intervento adeguate a condurre tutti nella direzione tracciata degli obiettivi che devono raggiungere tutti gli allievi.
La modularità costituisce, pertanto, una strategia di insegnamento-apprendimento del tutto nuova e i docenti, nel ripensare il processo di insegnamento-apprendimento, sono professionalmente consapevoli che:
- non si apprende solo a scuola;
- l'apprendimento costituisce un fatto naturale per il quale il soggetto modifica costantemente atteggiamenti e comportamenti per interagire con la realtà che lo circonda;
- un soggetto che apprende è impegnato a incrementare tutte le aree di sviluppo: fisico-motoria, emotivo-affettiva, cognitiva, collaborativo-sociale
- la scuola, nel dar vita a processi formativi di successo, non può occuparsi solo degli aspetti cognitivi, perché rischierebbe di produrre ampie fasce di emarginazione sociale; ma essa deve ricercare strategie più efficaci, per rapportarsi positivamente con la complessità del conoscere e della società di massa;
- la ricerca psico-pedagogica dimostra che la costruzione delle conoscenze- intesa come acquisizione di dati e informazioni, come processi cognitivi produttivi, è interrelata con le altre aree della comunicazione e che l'apprendimento cognitivo non consiste solo nell'acquisizione e memorizzazione di dati consolidati e condivisi, ma anche nella produzione di mappe e reti concettuali che caratterizzano l'attività originale del singolo individuo;
- l'essere umano è molto più complesso di quanto non sembri e le sue operazioni cognitive discendono dall'insieme della sua persona.
- si distinguono due modalità diverse con le quali interveniamo sul reale:
- il pensiero lineare, (diacronico-sequenziale) quello che si svolge nella successione temporale, presiede alle operazioni logico-cognitive.
- il pensiero modulare, (simultaneo e sincronico) quello che si svolge nell'immediatezza e nella globalità della dimensione spaziale, organizza il sapere secondo mappe concettuali sulla base del vissuto, delle conoscenze pregresse di ogni soggetto;
- un modulo costituisce un'unità di apprendimento in sé compiuta e, per certi versi, indipendente ma interdipendente con tutti gli altri moduli che costituiscono il percorso formativo.
La filosofia sottesa alla progettazione modulare, che rappresenta un'innovazione formativa e organizzativa nella pratica didattica del nostro Istituto, è strettamente coniugata alla flessibilità, che prevede -fra l'altro- la sospensione dell'ordinaria attività per quattro settimane, al fine di fare spazio ad attività formative intra ed extra moenia, ad attività di recupero e approfondimento, tenendo conto dei bisogni formativi dei nostri studenti, il cui contesto culturale di provenienza risulta, per i più, spesso poco stimolante e molto circoscritto alla mera quotidianità.
La modularità è una strategia :
- formativa perché tiene conto sia delle condizioni di partenza dei singoli alunni, sia delle finalità e obiettivi da conseguire, attraverso un continuo controllo del processo di insegnamento /apprendimento;
- flessibile, aperta, individualizzata, ricapitalizzabile , perché si modula in relazione ai ritmi e agli stili cognitivi dei singoli studenti; consente scelte congruenti alla specificità e al contesto operativo della scuola; è riutilizzabile in altri contesti (si pensi al mondo del lavoro).
Il Modulo è un insieme di contenuti significativi afferenti ad una tematica, o ad una situazione da risolvere.Esso è l'espressione di scelte effettuate tra la molteplicità d'informazioni che caratterizzano l'Universo delle varie discipline.
Il percorso di lavoro modulare, inoltre, si articola in unità didattiche seguite da verifiche in itinere o formative , e ciò consente agli alunni:
- di procedere per piccoli passi;
- di facilitare gli apprendimenti graduandoli;
- di comprendere i punti nodali del tema trattato;
- di avere, in tempi brevi, la corretta percezione del compito da svolgere e dell'obiettivo da raggiungere;
- di ridurre le occasioni di insuccesso, attraverso variazioni dell'intervento didattico in relazione ai ritmi individuali di apprendimento.
Nella progettazione modulare, le verifiche in itinere sono formative perché consentono
- all'insegnante, di accertare l'efficacia dell'azione didattica intrapresa, di rafforzare o proseguire o differenziare gli interventi didattici a seconda delle necessità di ciascun alunno;
- agli alunni, di riconoscere le proprie capacità, le proprie conquiste nel processo di apprendimento.
Le verifiche formative rappresentano, pertanto, una fase di autovalutazione per gli allievi e per i docenti.