SEDE CENTRALE
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SUCCURSALE
Via della Colonia Agricola n. 41 - 00138 Roma
SEDE STACCATA DI SAN VITO ROMANO
SEZIONE CARCERARIA ASSOCIATA "REBIBBIA"

Attività Didattica

PRINCIPI ISPIRATORI E OBIETTIVI FORMATIVI

 

 

Il Piano dell'Offerta Formativa dell'ITAS s'ispira ai principi costituzionali di libertà, uguaglianza, solidarietà e dignità della persona umana, per quanto attiene alla definizione dei percorsi formativi e delle proposte didattiche, e a criteri di qualità ed efficienza nell'erogazione dei servizi e nell'individuazione degli strumenti più idonei all'attuazione dei suddetti principi. Tutto questo trova la sua ragion d'essere ne l fermo convincimento che la Scuola debba essere, nell'ambito della società, il luogo in cui si offrono ai giovani le più varie, complesse ed articolate occasioni e opportunità di crescita culturale, morale, civile e professionale.

Il progetto educativo dell'ITAS mira a formare allievi che siano innanzitutto "cittadini", consapevoli dei diritti e dei doveri che il vivere civile impone a tutti i membri di una società organizzata, e partecipi dei valori di democrazia, libertà, giustizia, solidarietà che sono alla base della comunità nazionale e della più vasta compagine europea di cui l'Italia è parte integrante.

 

Obiettivi formativi

  • conoscere e praticare i diritti e i doveri dell'uomo e il principio di uguaglianza fra gli uomini;
  • riconoscere e praticare la parità dei diritti e dei doveri fra uomini e donne;
  • saper considerare la diversità di ideologie e di opinioni un'occasione per un confronto e una ricerca comune di valori unificanti;
  • riconoscere il diritto alla diversità etnica, religiosa, culturale, razziale, accettarlo come fonte di arricchimento e non come fonte di gerarchie valoriali;
  • saper accettare la presenza del disabile nella comunità scolastica, collaborando per l'integrazione possibile nella scuola, nella società, nel mondo del lavoro;
  • far propria la cultura basata sull'accettazione, sul rispetto degli altri e sulla solidarietà;
  • saper cogliere il valore della legalità intesa come rispetto del diritto e quindi saper rispettare le regole, l'ambiente, gli altri, le cose non proprie;
  • saper mettere in atto processi di valutazione e di autovalutazione.

Per un insegnamento efficace ed un apprendimento formativo

 

I docenti dell'I T A S "Via Prenestina", consapevoli del fatto che la Scuola ha il compito di attivare, dirigere, sostenere l'azione della "conoscenza" in una società sempre più articolata, tecnologicamente sofisticata, multimediale, multietnica, fortemente connotata dal processo di globalizzazione, avvertono la necessità di allestire condizioni d'apprendimento adeguate, di progettare la formazione in funzione di esigenze specifiche, di controllare i processi.

"Alla cultura delle certezze" ritengono opportuno sostituire "una paziente ricerca di soluzioni".

Il piano dell'Offerta formativa, nell'ambito più specifico dell'Insegnamento Apprendimento, è permeato, pertanto, dalla filosofia di progettare un percorso di lavoro educativo-didattico atto a consentire agli alunni di padroneggiare, in modo soddisfacente, gli obiettivi prefissati, in particolare il sapere, il saper fare, il sapere essere, inteso- quest'ultimo- come la valorizzazione del senso del sé, riconoscendo anche negli altri pari dignità.

La complessità dell'azione didattica, derivante dalla presenza a scuola di allievi diversi in ordine alla fisionomia culturale e sociale, alle caratteristiche cognitive ed affettivo-motivazionali, fa sì che insegnare significhi prestare attenzione a tutte le variabili e gestire e risolvere contemporaneamente più problemi.

L'azione della Scuola, per corrispondere alla sua condizione di Contesto formativo per eccellenza, promuoverà un'azione di Insegnamento che sia l'espressione di scelte consapevoli, effettuate sulla base di analisi accurate di tutte le variabili sopra considerate, in particolare, quindi, terrà conto:

•  sia della popolazione a cui l'intervento è destinato, prestando sensibile e rigorosa attenzione ai bisogni formativi che essa richiede;

•  sia dei traguardi educativi che la proposta di intervento didattico si propone di conseguire.

 

Il punto di partenza del processo formativo sarà guidato dall'idea forte rappresentata dalla:

 

CENTRALITÀ DELL'ALUNNO

 

del quale si accerteranno le caratteristiche di ingresso e per quanto attiene l'aspetto cognitivo e per quanto attiene a quello affettivo- motivazionale.

I docenti, infatti, sono convinti che, per stabilire un'efficace interazione e azione didattica, sarà utile preliminarmente:

  • tracciare un profilo delle caratteristiche affettive e motivazionali degli allievi dal quale emergano i possibili interessi e le eventuali aspettative che essi manifestano relativamente ai contenuti e delle abilità che dovranno acquisire.

Le componenti affettive, infatti, interagiscono strettamente con quelle cognitive in qualsiasi processo decisionale, nello specifico, quello di studiare.

L'alunno non solo deve conoscere quali contenuti apprendere, quale impegno produrre, quali risultati ottenere, ma anche avere la consapevolezza delle proprie capacità, possedere un buon livello di autostima, controllare l'ansia, essere motivato, incoraggiato, rassicurato che un eventuale errore non è una "colpa" o una sconfitta ma un'occasione per fare spazi a ulteriori richieste di chiarimenti;

  • individuare le caratteristiche cognitive di base degli alunni, quelle abilità che costituiscono i prerequisiti generali (esperienze pregresse, il livello culturale di base, abilità linguistico espressive, logico-matematiche, comprensione della lettura);
  • individuare le caratteristiche che costituiscono i prerequisiti specifici, (conoscenze, abilità che devono essere in possesso dell'allievo per impostare l'acquisizione di ulteriori conoscenze e abilità in specifici ambiti disciplinari e contesti culturali).

Ciò che conta nell'accertamento dei prerequisiti è verificare non che cosa i soggetti dell'apprendimento non sanno, ma cosa essi sono in grado di fare: è questa l'informazione che consente di identificare il punto di partenza del "Processo Didattico".

Gli insegnanti, poi, indicheranno gli obiettivi d'apprendimento, cioè quali abilità mireranno a promuovere, e a quale livello di complessità (dopo avere individuato le caratteristiche d'ingresso degli alunni).

In particolare:

  • definiranno gli obiettivi sul piano cognitivo, sul piano operativo per sviluppare/potenziare abilità specifiche, e su quello socio-affettivo per ottenere comportamenti idonei a quelli che l'intervento didattico intende promuovere;
  • selezioneranno i contenuti (quali scelte effettuare tra la molteplicità di informazioni che caratterizzano l'Universo culturale e quali modalità cognitive sviluppare o potenziare)
  • organizzeranno le scelte significative, operate all'interno delle proprie discipline o tra discipline affini, intorno a unità tematiche monodisciplinari o pluridisciplinari o interdisciplinari.
  • guideranno, così, gli alunni a scoprire gli elementi fondanti, che caratterizzano l'organizzazione interna, l'architettura stessa, delle varie discipline, al fine di sviluppare in loro la capacità di operare collegamenti intra e interdisciplinari, di operare scelte nel vasto repertorio informativo, di stabilire collegamenti tra le parti e il tutto, fra il noto e il nuovo.

Questa strategia didattica, soprattutto nel triennio, mirerà a potenziare negli alunni la capacità di fare scelte, di controllare il processo d'apprendimento, di trasformare le abilità in competenze.

Nella progettazione didattica, inoltre, si alterneranno funzioni di insegnamento dirette al conseguimento di obiettivi specifici, (cosa l'alunno deve sapere, cosa deve sapere fare, a quale livello), ad attività finalizzate alle verifica sistematica e immediata dell'apprendimento degli alunni, mediante verifiche in itinere o formative (queste consentono all'insegnante di accertare l'efficacia dell'azione didattica intrapresa, di rafforzare o proseguire o differenziare gli interventi didattici a seconda delle necessità di ciascuno).

È la specificità, anche, del modello procedurale "Mastery Learning", che è una didattica flessibile, perché si adatta alle reali situazioni soggettive e si modifica, nelle strategie, sulla base dei risultati man mano conseguiti nel processo formativo. Risulta particolarmente utile per quegli alunni che evidenziano difficoltà.

 

Il Collegio Docenti, per applicare in maniera più evidente e coerente i principi enunciati e per consentire che il progetto educativo risulti condiviso e trasparente, ha deliberato di:

  • Articolare l'anno scolastico in quadrimestri
  • Sospendere l'ordinaria attività per quattro settimane, organizzando attività formative, attività di recupero/approfondimento/potenziamento
  • Progettare per moduli.