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Vinitaly 2023

Il PdCM Giorgia Meloni premia i ragazzi degli istituti agrari: «Pensiamo al liceo Made in Italy»

Il presidente del Consiglio al 7° Concorso enologico degli Istituti Agrari, organizzato dal Masaf - Crea: «Dagli istituti tecnici sbocchi maggiori che dai licei». Lollobrigida: «L’istituto agrario non è una scuola di serie B»

«Per me questo è il liceo, perché non c’è niente di più profondamente legato alla nostra cultura», ed è una delle ragioni per cui il governo lavora al «liceo del made in Italy», ha affermato la premier Giorgia Meloni parlando oggi, 3 aprile, a Vinitaly rivolta a un gruppo di studenti dell'istituto tecnico agrario Emilio Sereni di Roma. «Faccio i complimenti a questi ragazzi, siete stati molto lungimiranti», ha aggiunto ricordando che quando si dice che con la scelta «del liceo avresti avuto uno sbocco mentre opportunità minori con un istituto tecnico dimentichiamo che in questi istituti c’è una capacità di sbocco professionale molto più alta di altri percorsi, questo è il liceo».

«Stiamo pensando a un liceo del made in Italy per valorizzare percorsi che speghino il legame che esiste tra nostra cultura, i territori e la nostra identità», ha spiegato la Meloni, che nell’ambito del ricco programma di Vinitaly, ha scelto di presenziare alla premiazione degli studenti e delle produzioni vinicole degli Istituti Agrari, in una iniziativa promossa da Crea in collaborazione con Re.N.Is.A., Rete Nazionale degli istituti Agrari.

L'investimento sui giovani

«Il nostro agroalimentare, il vino e l’agricoltura - ha aggiunto Meloni - sono un pezzo fondamentale della nostra economia, ma funzionano se abbiamo la capacità di mettere insieme tradizione sulla cultura antica di secoli e l’innovazione, la modernità. E questo lo possono fare soprattutto le giovani generazioni. Noi supportiamo questo obiettivo con investimenti e una serie di provvedimenti che riguardano ad esempio le decontribuzioni per chi assume in agricoltura under 36, e per le attività e le imprese prevalentemente composte da giovani. Ciò per fare tutto quello che è necessario per la continuità» del settore. Alla premier, accolta con uno standing ovation, è stata consegnata dal Presidente della Re.N.Is.A., Dott.ssa Patrizia Marini, una targa a nome di tutti gli Istituti agrari d’Italia e una bottiglia che racconta il made in Italy prodotta dall’Istituto di San Michele all’Adige. «Darò così il mio voto su questo vino, - ha detto Meloni - gli italiani sono primi produttori di vino, secondi consumatori, e io faccio la mia parte» ha concluso ironicamente.

«Voglio ringraziare i dirigenti scolastici, i docenti, ma soprattutto gli studenti delle scuole degli Istituti agrari che sono presenti qui, i veri protagonisti del futuro. L’istituto agrario non è una scuola di serie B, ma di serie A, come la prima lettera del nome, e questi ragazzi sono dei campioni di professionalità e di qualità: la formazione che acquisiscono dà loro non solo la quasi certezza di un’occupazione in futuro, ma anche la possibilità di avere un reddito alto e di lavorare in un settore dalla grande ricchezza e dalla grande tradizione» ha dichiarato Francesco Lollobrigida, Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste durante la cerimonia di premiazione del Concorso Enologico.

Il Concorso enologico

Giunto alla sua settima edizione, il concorso ha visto la partecipazione di 21 scuole, provenienti da 15 diverse Regioni, per un totale di 66 vini in gara, valutati in base a 5 categorie: vini tranquilli DOC e DOCG, vini tranquilli IGT, vini spumanti DOC, vini spumanti VSQ (vini spumanti di qualità), vini passiti. La giuria, composta da due diverse commissioni esaminatrici, ciascuna formata da 5 membri (3 interni CREA e 2 esterni, in possesso del titolo di studio e requisiti previsti dal D.M. 9 novembre 2017 che disciplina i concorsi enologici), ha utilizzato la scheda per l'analisi sensoriale "Union Internationale des Oenologues", che prevede la valutazione di 14 parametri relativi a vista, olfatto e gusto per vini tranquilli e per vini frizzanti/spumanti.

Il punteggio finale, fino ad un massimo di 100 punti, è il risultato della media aritmetica ottenuta dalle 10 valutazioni (10 schede) raccolte per ciascun vino in competizione, escludendo il punteggio più alto e quello più basso.

Hanno raggiunto il punteggio minimo (80 punti) ben 59 vini su 66, a testimonianza non solo del crescente interesse e della maggiore partecipazione delle scuole, ma anche dell’aumento degli standard qualitativi dei vini.

Si segnala anche una maggiore attenzione alla tutela dell’ambiente: sono stati presentati 6 vini biologici. A latere del concorso enologico, il Crea e Re.N.Is.A. hanno lanciato la Sezione Idea Marketing (alla sua seconda edizione) in cui viene richiesto alle classi partecipanti di presentare, oltre al vino, un’idea di marketing, o un video e o altre idee di comunicazione. Sono state premiate le categorie: Le 3 etichette più innovative sotto il profilo visual, l’idea di marketing più brillante, Il video più efficace.